Ti osservavo, amico mio, sempre elegante; né importa cosa indossi, per esserlo. E ti ascoltavo, e mi ritrovavo, quando parlavamo di persone che hanno scandito le nostre vite.
Il destino ci ha condotto anche nello stesso luogo magico, dove io mi sottraggo agli sguardi, e tu pure. Sì, ci siamo ritrovati anche lì. Entrambi, quando siamo stufi marci e ci maciniamo chilometri per arrivare fin lassù, ma appena superata la curva, scorgiamo il lago, pigro sotto il sole o solleticato dalla luna.
Anche il lago ci rivela che possiamo fermarci e siamo vicini.
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