Ondeggia sulla neve che verrà, la coda della tigre, e tu la osservi forse colpito dall'indolenza. Non c'è passo più lento e aggraziato in questo momento, mentre si allontana da ciò che non le interessa.
Ha fatto le bizze, ha mostrato i denti e ora si è stancata di interpretare quella parte; ma quando si scioglie nel passo lieve, sfiorando il silenzio della neve, allora bisogna temerla ancora di più.
E' bella ed elegante, mentre rallenta nel suo ardore, ma sai che in un istante potrebbe girarsi. E potrebbe essere l'ultima cosa da vedere, la strana danza della coda della tigre.
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