Quelli che non gridano, hanno una dote magnifica. Lo dice una che almeno tre volte all'anno strilla potentemente.
Quelli che non gridano, ma proprio mai, li ammiro. Anzi, li ammiriamo sia io sia Arguta Paffuta. Non hanno bisogno di mezzo tono in più, mentre proseguono il loro cammino. A volte sfugge loro persino la possibilità di parlare, perché sono abituati alla concretezza e al pensiero: che per noi filosofi hanno molte affinità.
Lo so, c'è chi pensa che così verranno schiacciati, e magari ha anche ragione. Ma cos'è essere schiacciati? E soprattutto, schiacciare non è operazione anche peggiore?
Io ammiro questi esseri che non gridano, e li accompagnerei per tragitti infiniti.
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