Quando guardo il mio maestro di filosofia musicale Paul Stanley, mi stimo tutto della mia scelta, pur vagamente inconsapevole di ragazzina.
Lui - che oggi compie 61 anni - decise di essere un figlio delle stelle, ma poteva anche essere una tigre. Nacque con una malformazione e senza udito a un orecchio. Sofferenze e ferite psicologiche ne hanno scandito infanzia e adolescenza.
Ma aveva deciso di lottare. Il bambino con problemi fisici è diventato un sexy simbol. Il ragazzino che udiva solo in parte, ha incatenato il mondo ad ascoltare.
A chi gli chiedeva se non rimpiangesse di non poter sentire anche dall'altro orecchio, rispose: non sento la mancanza di ciò che non ho mai avuto.
Oggi si occupa di un'associazione che segue i bambini con malformazioni facciali. In fondo, ho capito la scelta della sua maschera: pensa che le stelle, come i sogni, si possano afferrare. Partendo da ogni condizione.
Auguri
PS ringrazio Paul anche per la citazione che gli ho preso in prestito
http://www.nomosedizioni.it/book.php?ID=12NMS412&cat=1
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