Hai ragione, fratello: è tempo di stracciare le parole ed esporre la propria bandiera. Domani vado, la estraggo dal cassetto dove riposava speranzosa per questa stagione e la sera sorriderà sul balcone.
Perché io sono di Busto, io appartengo alla Pro Patria, a un popolo meraviglioso che mi ha confortato,sostenuto, spronato. Perché non ho mai giudicato una persona dal colore della pelle e non ho nulla di cui vergognarmi.
Vado fiera delle mie tigri. Della città che ha volti e culture così differenti. Che mastica il suo dialetto mai con sufficiente orgoglio! e tante lingue.
Io domani sera espongo la mia bandiera, perché non siamo razzisti. Casoma città i poco autorevole, al di là di tanti proclami. Così chi non sa risolvere un problema sui campi miliardari, cerca di stingere la coscienza su un campo piccolo ma dal cuore enorme.
Domani faccio come te, fratello, e metto fuori la bandiera. E sarebbe bello se tanti lo facessero, per unire, perché dividere non ci è mai interessato. Non a noi.
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