Ogni episodio della vita, ogni racconto di chi l'ha conosciuto meglio, dipinge un uomo che abbiamo avuto la fortuna (ma si legge benedizione) di avere nella mia città, fino al martirio e oltre.
Una delle due consapevolezze sue citate: essere testimoni, non maestri.
Essere maestri, o meglio comportarsi da maestri, è facile, lo so. Un piccolo passo e ti senti in cattedra, con la prospettiva di uno scivolone solenne e di travolgere gli altri.
Testimoni... devi scalare una montagna, e ti manca il fiato. E scivolerai ancora, cercando di non nuocere a nessuno.
Se potete, leggete questa biografia, perché vedrete don Isidoro che si scalda l'uovo sotto il rubinetto, per risparmiare tempo e correre dai bisognosi, o che disputava una partita di calcio fino allo sfinimento. Conoscerete un testimone, che non si è fermato mai.
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