domenica 19 maggio 2013

Alla voce ribelle

David Bowie in posa ribelle, quasi uno sguardo di sfida. Così differente guardarlo oggi, in apparenza:  un distinto signore.

Ma sulla scia della sua canzone che mi è cara, torno a chiedermi cosa sia ribelle. Voce ribelle... Consulto il vocabolario della vita. E cambio lettura. Ho appena letto Buongiornodopo di Massimo Gramellini. Una sintetica, non fredda, ricostruzione di cosa sia successo su due vicende da lui narrate. Narrare, perché non mi viene termine migliore. Quando ci raccontavano storie, reali o no, da piccoli, secondo me qualcosa rimaneva dentro di noi. Ci trasmetteva la voglia di assomigliare a qualcuno oppure di impegnarci per cambiare le cose.

Rebel rebel. Il bebè mai nato ora ha una tomba dove riposare, dove vive per i nostri occhi, i nostri cuori, perché credo sia in un posto luminoso e speciale. L uomo ammalato di solitudine ha avuto un compleanno pieno d'affetto.

Sì, forse essere ribelli è anche questo. Parlare non per giudicare, ma per scuotere positivamente. E per cambiare il corso di una piccola storia.

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