Mi prende in giro perché sono ancora circondata da pupazzi. Animaletti per lo più, morbidi e rassicuranti.
Eppure per anni il mio riferimento è stato un cagnolino scomodo. Era di gomma poco incline a compromessi e se lo comprimevi, emetteva un suono simile a un fischio. Aveva, ha anche un nome, ma non lo dico perché temo di sciuparlo, come per le persone care.
Avevo sei mesi quando venne Natale e i miei pensarono che ero troppo piccola per poter apprezzare un regalo pienamente e mi presero questo animaletto dal muso simpatico, da cui non mi separai finché ero ragazzina.
Era simpatico e sincero, non comodo. E io qualche anno dopo sono ancora riconoscente per quella presenza, quella prima piccola lezione.
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