Forte del filo che mi ha affidato Simona, torno indietro per scoprire quanto si era avanti. Quanto lo era negli anni Ottanta Alberto Camerini, con una canzone come questa.
Ondeggiando tra le sensazioni e l'ironia, ci preparava alla generazioni di robot in ogni campo. E ne assaporavamo la profonda umanità, quasi la assorbissero da noi.
Ma di noi, che ne sarebbe stato? Accarezzo questa frase: lui lavora duro, tu libera sarai...
Non voglio fare la filosofa a ogni costo, ma mi aggrappo a una domanda: stretti a tanti robot nella vita, ci sentiamo così liberi?
Io ti amo, io ti cerco, io ti voglio...
Rock'n'roll robot, canzone per il giorno.
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