Quando i pensieri si scoprono, come un bimbo che vuole gettarsi alle spalle la notte, ma ancora non è sicuro. Come un adulto, che resiste ai primi suoni della giornata, ma non a lungo.
Quando i pensieri si scoprono e si tolgono il velo rispettoso, per consegnarsi agli sguardi, possono rimanere lì, immobili ed esposti. Oppure fuggire, spaventati alla prima mano tesa.
Io preferisco chiamarli appena si sporgono, perché possano scegliere quando ancora salvarsi da uno strappo e ritrarsi al primo graffio, che pur non dimenticheranno.
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