Scende questa birra chiamata libertà. È il suo vero nome, e non me ne stupisco. Sta in disparte, finché non coglie che è il suo turno. Di scorrere, di ascoltare, di ribellarsi.
Io la osservo e poi la chiamo. Adesso tocca a me ascoltare, perché oggi non l'ho fatto abbastanza. Vorrei che dicesse lei a qualcuno che anche se non so esprimere ciò che ho dentro, io finalmente capisco e guardo oltre una linea d'orizzonte.
Che strano, stasera penso che chi ama una birra, un vino o un altro liquido di vita non possa tradire.
Giù questa birra chiamata libertà.
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