giovedì 30 maggio 2013

Le mani di Chopin

Suggestionata dalla stupenda puntata dedicata da Augias, ho sognato le mani di Chopin.

Erano mani che afferravano il mondo, solo per farlo volare, non catturarlo. E per amore ricreavano altri universi mai visti e piccoli che sotto gli occhi si animavano. Cercavano il sole e dovevano tremare.

Una melodia che parlava come tante, la chiamavano #delperché, tanto sembrava risuonare quell'interrogativo. Mi spalanca la porta di casa della mia prof, il suo invito ad accostarmi al pianoforte perdendomi dove era dolcemente lecito.

E poi corro a Parigi, al Père Lachaise. Un ragazzo dalla maglietta rock che cercava Jim Morrison e trovò te, Chopin. La sua risata felice, nel parco del riposo, come un valzer che ha perso la malinconia.

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