E' strano quel dev'essere, concepito prima di accadere. Una mente lo sta programmando e poi si ritira con dolcezza. Oppure - c'è chi pensa - una mano disattenta lancia i dadi prima di andarsene.
C'è persino questa libertà, di credere ciò che vogliamo. Ma se è strano quel che dev'essere, perché non sappiamo nemmeno se ci appartenga, è ancora più strano rimuginarci e perdersi tra mille dubbi.
Strano è quel che dev'essere, su questo non c'è dubbio. E ancora più strano che sia comunque meraviglioso, con un significato, cioè, destinato a stupirci.
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