Oggi devo studiare: corso, corso. Vero, ogni giorno devo studiare, ma quando è codificato, annunciato così ufficialmente, oltre ai tremiti da "riuscirò" mi arriva una grande gioia.
Mi piace studiare, ma non è sempre stato così. A scuola era difficile stare sui testi di materie che non mi garbavano affatto e cercavo di seguire il più possibile in aula per poi dedicarmi ad altro. Sapete quanti testi ho ripreso in mano solo più tardi per scoprirne la bellezza. Uno su tutti, La consolazione della filosofia di Boezio.
Crescendo (invecchiando, nda che significa nota di Arguta), questo piacere è solo aumentato proporzionalmente. Vorrei dichiarare che è per mera virtù: mi piace studiare (e non me ne devo vergognare). La malignetta dentro di me sussurra invece che è perché voglio sentirmi sempre giovane.
E sarà anche così, ma che c'è di male? Ha detto bene il mio papà greco giorni fa: quando vuoi ancora imparare qualcosa, è segno che sei giovane. Quando smetti, è un campanello d'allarme.
vuoi vedere che invecchiando si ringiovanisce, talvolta?
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