Gianna era oscura quanto bastava per gettare una luce su un palco che già mi annoiava. Era credere che si potesse cantare, credere o vivere in un modo diverso. Era un ragazzo così allegro che bisognava per forza rattristarsi, tra tesi e illusioni.
E a distanza di tanti anni, Gianna mi fa sorridere in un vortice di azioni, cambiamenti e domande. Un ondeggiare irresistibile, che mi offre il buonumore anche in un giorno come questo, in cui ricordare un cantautore apparso, scomparso e rimasto.
Ma la notte la festa è finita evviva la vita.
Gianna, Rino Gaetano, canzone per il giorno.
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