domenica 2 giugno 2013

Come un'eco di sogno

Non finiva mai perché non può finire. Così ho sognato un'eco, una scintilla morbida che mi scaldava, ci scaldava tutti.

Luca in mezzo ai bambini che non vuole chiudere così alla festa della scuola, con presentazione e abbracci, pur bellissimi, perché ci siamo ritrovati a essere una squadra. Ma non lo facciamo un coro, come allo stadio?

Avevamo già gli occhi annebbiati prima, ora quasi non ci crediamo. Questi bambini, molti dei quali abbiamo potuto conoscere prima, ma altri no... Lo seguono, come facciamo noi. Pier, Piso, Pamy, Cristina, Flavio, Andrea, Marco e i suoi cuccioli ormai grandi. E il nostro capitano Danielino, con i suoi cari.

Pro... Più forte. Pro... Pro Patria. La voce dei bimbi ora è scatenata, come le loro manine. Sembra che nella loro vita non abbiano mai fatto altro.

Non svegliatemi da questo sogno.

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