Sì, ma Mari questo è un disco vero.
Lo stringo emozionata dai colori vivaci, quasi aggressivi; chissà perché papà mi regalò proprio questo come primo disco dopo un paio di sigle televisive implorate da me piccina. Mi piace pensare perché siamo un po' vagabondi entrambi, non importa se viaggiamo o no.
Non abbiamo una meta, un traguardo che ci sazi. E anche se dovessimo avere tutto, percepiamo la nostra povertà che è poi la nostra ricchezza: lassù mi è rimasto Dio. Amiamo il vento sulla pelle e la città ci sembra un deserto, ora.
Non siamo altro che vagabondi e prima che ce ne accorgiamo, il cuore è già in viaggio.
Io vagabondo, Nomadi, canzone per la notte.
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