Mentre torno ad attraversare le strade di Parigi, avverto tutta l'emozione. Un anno fa era tutto unico, e quindi irrimediabilmente diverso.
Lo era la mia vita, la vostra, perché il fiume continua a scorrere e noi a cambiare. Lo era la piccola grande Sara Errani, che entrava al Roland Garros contro un gigante, forte della strada divorata con dolce ostinazione.
Ora un altro giugno, e un'altra avversaria tostissima in terra parigina. Ecco perché queste ore mi comunicano emozione. Un déjà vu che chiede di cambiare, ma che vorrebbe il ripetersi di un ingrediente importante: la forza della principessa italiana, che i francesi all'improvviso adorarono.
Arrivasti seconda, Sara. Ma lo sguardo si spinge oltre il verdetto ufficiale e si rintana in quelle giornate magnifiche, scandite dai tuoi occhi coraggiosi.
La principessa torna a scuotere Parigi. E noi con lei.
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