Mentre stiamo ammirando le luci dell'uomo, ne vibra una diversa. Io mi fermo a contemplarla emozionata come una bimba e tu quasi ridi, ma di gioia.
Prima che si affacciasse la pioggia monella, era solo un canto di grilli. Una distesa di chiacchiere senza che nessun'altra musica si insinuasse. Poi l'acqua, stranamente annunciata dalla stelle, oltre che dai profumi.
Tra queste emozioni di primavera si è infilata lei. Ma forse non era una lucciola. Dimmi che era una stelle di quelle vagabonde, o una fatina visto che sono una mocciosa stasera.
Dimmi che era ciò che vuoi. Più luce di questa luce non c'è.
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