Di Almodovar non sono fan accanito, ma il personaggio di Agrado mi incatena. Riassistere al monologo di questa creatura che per spirito e nome cerca di rendere gradevole la vita agli altri, è un dono.
Il suo monologo riconcilia con tutto, nel suo dolce paradosso. Lo dice lei, che costa molto essere autentici, e diventa ancora più vero. Fino a sciogliersi al colpo di grazia: una è più autentica quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa.
Un filo che conduce a Don't dream it, be it.
Nessun commento:
Posta un commento