La nebbia ostinata, il sole che invece gioca su Como, e poi ancora cambiamenti repentini, tanto che ti pare di avvertire la presenza del vento nella foschia bieca.
Impossibile, ti dici. Poi sulle strade ti sembra di intravederle. E davanti alla porta di casa. Pensieri accartocciate, come foglie secche, oppure è il contrario.
Foglie secche, dicono, per cancellare. Per ripartire. Non ho nemmeno il coraggio di calciarle via.
Io insisto a credere nella primavera.
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