martedì 1 gennaio 2013

Preghiera per ogni anno - tu domani

Ripongo i panni di rockettara tosta e voglio indossare una preghiera apparentemente più dolce. Busso alla mia coppia Tozzi-Bigazzi.

Quante canzoni si aprono, nascoste anche dalle classifiche. Ma la preghiera per ogni anno è "Tu domani". Le parole sono guidate da un crescendo di note, le medesime che si ripetono fiorendo però sempre diverse.

La prima richiesta, così umana e lieve: tu domani dacci un po' di sole più. Esplora i propri crucci, quelli del mondo, i peccati e le risalite. Fino ad arrivare alla madre di tutte le richieste: accanto a chi chiudere gli occhi per sempre. Con un desiderio sospirato, in quel momento: prima fammi sentire ancora Yesterday.

Una preghiera da primo dell'anno e da ogni istante dell'anno.

Tu domani dacci un po’ di sole in più
Finché la primavera scoppierà
Negli occhi dell’autunno allora tu
Proteggi la mia ombra il corpo mio
Dalla ferita fredda dell’addio
E svegliami di uccelli il sonno tu
Ritrova alle balene il polo nord
E ai bombardieri in cielo la pietà
Facci capire il mondo dove va
Questo supermercato di follia
Guarisci un po’ la nostra malattia
Non ci lasciare troppo soli tu
Perché non si ripeta Buchenwald
E il cervo non diventi un operaio
Scontento solo emarginato tu
Distruggi il tempio della vanità
E la prostituzione che c’è là
Ti dico che mi son drogato anch’io
Nella disperazione di un’età
Che ha fame di un amore che non c’è
E quando sarò vecchio e triste Dio
Fammi ascoltare ancora yesterday
E poi fammi morire accanto a lei
E poi fammi morire accanto a lei

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