Mi fermo, distratta dalle luci. C'è quella fioca di una stella, sotto una appena più intensa e calda di un piccolo negozio. È incastonato nella via che si sbriciola in parte, indecisa se congedarsi o resistere e divorare le macerie, per rifiorire.
È tutto così delizioso, che acquista una sua poesia persino il panettone illuminato dai miei fari. È come se rubasse un po' di energia, per far parte dello spettacolo.
Una via timida della mia città, Busto Arsizio sì. Una via dove viveva e lavorava il mio trisnonno Crespi Tengit. Dove è nata la mia bisnonna, e allora era una via dedicata a una principessa, ma pareva una regina. Oggi di giorno, forse, non oso guardarne troppo le ferite. Ma quando viene sera, il buio le copre pietoso e la luce accarezza solo gli eroi e i pensieri.
Così si ritrovano piccole strade.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151420217729104&set=a.10151374985824104.541510.788284103&type=1&theater
Nessun commento:
Posta un commento