Stromberg. Cito questo nome con un amico che ha avuto per settimane il cuore in gola per l'Atalanta. L'ho visto in giro un mesetto fa, mi risponde.
Nel nome di Stromberg ho augurato il meglio ai bergamaschi, perché era uno dei miti da ragazzina. No, Arguta Paffuta non fare battutine. Mi piaceva il suo stile, vichingo e garbato. E Stromberg è un volto, un nome, una parola in grado di immergermi nel Calcio. Conservo un dono di laurea, che è la foto Ansa della sua ultima partita.
Forse era tutta una illusione già allora. Oppure era davvero un mondo da gustare come un bambino.
Ma mi manca Stromberg. E un calcio che forse non tornerà.
Nessun commento:
Posta un commento