mercoledì 18 aprile 2012

Altolà cucina

Colpa della radio e di Nicoletti, che ascolto sempre volentieri. Mi ha iniettato una serie di timori sulla mia cucina e ciò che rappresenta nel mio inconscio. Quando l'ho presa ero piccola e volenterosa, volevo un bancone dove tagliuzzare e preparare pasti a volontà. Esaudita. Ho preso un microonde solo per riscaldare e prelibatezze alternative: in tanti mi hanno spiegato che preserva le peculiarità del pesce, ma il mio palato ne è rimasto poco conquistato. La esamino ora, non abbastanza vissuta come quella della mamma, e nello stesso tempo non tirata a lucido come la sua. Sono i paradossi della vita moderna per una donna che spesso si vede "mancata". Sì, perché con le trasferte i pasti in diretta si sono ritagliati e quando mi accingo sento un pietoso "No dai ci penso io", che non so se sia amore o senso di sopravvivenza. Ah Nicoletti, la mia cucina era tutto un mondo per me. Ora è un'isola. Felice, non so. Ci devo pensare, e faccio merenda.

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