Bisogna sopportare con dolcezza l'amico nelle sue imperfezioni, ma non incoraggiarlo e, ancor meno, trasferirle in noi.
Lo scrive sempre il mio buon San Francesco di Sales. Penso a quanto sia difficile scorgere le nostre imperfezioni, così facile negli altri. E forse per questo il risultato scorre poi nelle vostre vene: ciò che vediamo, diventa parte di noi. Forse lo era già prima o non l'avremmo scorto affatto. Forse esiste solo in noi...
Lo so, così divento una filosofa da strapazzo. Ma vorrei tanto avere uno specchio magico da rivolgere su me stessa: scoprire che ho difetti che rinnego,e magari che alcuni difetti sono mie inaspettate virtù.
Imperfetto ragionamento, per una creatura in cammino.
Buona giornata
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