Corri. Incroci una persona. La incroci, di solito, già su facebook e ti scambi battute. Adesso non hai tempo, se non per un sorriso e un ciao veloce, perché ti aspettano.
Ma ti rendi conto di un non secondario aspetto: non lo vedi, fisicamente, da mesi. Istintivamente rallenti: è mai possibile che la rete sia lo strumento primario di dialogo? Eh no...
Ti fermo. Arrivi in ritardo dove ti attendono, magari ti mandano al diavolo, magari no.
Ma sei stato un essere umano, anche senza protuberanze tecnologiche.
Dal vivo. E vivo.
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