Stasera vorrei stare in pace. Vorrei che a nessuno venisse in mente di chiamarmi alle otto quando per una volta sono in pace a tavola, a dirmi di una notizia di agenda. O di comunicarmi un evento del 12 agosto.
Vorrei che tutto tacesse, per un istante o un'ora, stando tra i miei monti o le mie case consumate dal tempo: dipende da quanto le nuvole decreteranno.
Un po' di pace, anche bagnata, per essere liberi e parlare. Per ascoltarti quando canti, perché quando parli canti sai? Una musica la voce, le lettere, l'accento. Vorrei quasi chiudere gli occhi, per sentirti meglio.
Pace bagnata, di una sera che scelga i propri colori e le proprie stelle, come commensali sorridenti o imbrocianti.
Buona sera a tutti.
Ps: amico birbante, se chiami apposta per farmi uno scherzo, troverai spento.
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