martedì 1 gennaio 2013

Asé

Da questa parola del mio dialetto e dal sapore francese, attingo per continuare a guardare avanti.

Asé. Cè chi vuole tutto chi si ritiene già saggio se aspira solo a molto, chi non conta per precauzione perché afferra ogni cosa che vede.


Asé. Vorrei essere, e neanche avere, asé. Abbastanza, ovvero nella misura per cui sono stata creata. Senza rischiare di suonare vuota oppure traboccante.

Asé, abbastanza, scrive ul Pà Carloeu. Chissà perché mi vieni in mente tu che tendi  la mano sopra il bicchiere: asé, basta così.

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