Questa notte per dormire cammino sui sentieri di Arran. Conosco i rischi. Forse, nel frugare tra i boschi incontrerò gli occhi di un cervo e mi ipnotizzerà, ancora una volta.
Sentirò i profumi, che nemmeno l'inverno è in grado di sopprimere, e sognerò una corrente calda, che accompagni ogni sogno. Poche ore ho dormito tra la brezza di Arran, e metallo puro scorreva sotto i cuscini. La mattina, frastornata, un signore tatuato arrivò e posò la colazione davanti a noi con gesto aggraziato. Sul filo della corrente, sotto il peso dell'alba, esitava un uccellino.
E noi nel silenzio di Arran, a ripartire.
Solo che io stanotte ripartire non vorrei.
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