Il Danubio blu era un must, e io lo vedevo attraverso quello spartito, che prendeva corpo sui tasti. Si univa ai racconti di papà, che quel fiume aveva visto e seguito con lo sguardo allontanarsi, forse perché voleva allontanarsi, esplorare altri luoghi anche lui. Ma tornava sempre da me.
La valigia sul fiume, vacilla, sprofonda, risale. Ogni nota la riporta a me, e mi dice: parti, se puoi.
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