mercoledì 16 gennaio 2013

Le altre contrade, gelose

Ul me maèstar mi ha scritto: bene, bisogna far conoscere la nostra gesa alle altre contrade. All'improvviso, ho capito quanta ragione abbia ogni volta.

Io che appartengo all'estero, al centro della città invadente, e che lì fuggo spesso e volentieri, sono felice di vivere in questo villaggio che ancora mi studia. Che della città non accetta di far parte, perché ha una sua storia. E un suo figlio un paio d'anni fa ha pensato bene di calarci un frammento di Risorgimento, tanto che Garibaldi non poté fare a meno di noi.

Mi piace affacciarmi sulle vecchie corti, anche se so che spariranno. Forse perché so che spariranno, o essere umano contraddittorio.

Maestar, com'è bello il nostro paese, quanti segreti dall'antichità. E le altre contrade a spiarci, gelose.

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