martedì 8 gennaio 2013

Quelle scritte sul muro (ho pianto con lei)

Me la ricordo bene quella sera. Arrivammo alla sala conferenze e sul muro c'erano scritte contro gli ebrei, per dare il benvenuto alla nostra associazione. Scritte inneggianti al nazismo e ai campi di sterminio.

Mi ricordo la fitta al cuore. Perché accanto a me c'era un'amica, il cui padre era morto ad Auschwitz. Avrei fatto di tutto perché lei non le vedesse e piangesse, ma era troppo tardi. Allora ho pianto con lei. 

E abbiamo denunciato, abbiamo fatto sentire le nostre voci. Abbiamo continuato la nostra battaglia.


Sappiamo chi sono i disgraziati. I pirla. I violenti. Sono quelli che hanno vergato quelle scritte.

Mai, in nessun istante, per nessun motivo ci è venuta la tentazione di dire: è colpa di quella città. Che non era la nostra. Ma importa qualcosa? Ogni città è la mia città se voglio amare il mondo.

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