Sto passando davanti al santuario nel crepuscolo e sento una strana emozione che ti confesso subito: grandi amori si concentrano in quel momento e non riesco più a parlare.
Poi la serata scivola e quando riapro le orecchie del cuore, sono gli occhi a stupirsi. La festa ha chiuso i battenti da un pezzo e io cerco di correre a casa, ma qualcosa mi rallenta. Il deserto scuro si anima con strani individui: che faranno in giro, forse sogneranno come me. E un angolo è più fiorito di quanto ricordassi, nonostante manchi la luce lo vedo perfettamente.
Tutta la città si muove nel suo dormire, come se sotto le palpebre chiuse vivessero adorabili visioni.
È notte ed è ancora più bella.
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