mercoledì 1 maggio 2013

Tregua nel pallone

Sono oltre confine, questo è autunno, non primavera. Non esiste alcuna Partita, non è nemmeno maggio.

Fiera di me stessa e di aver portato via la mente dalla data impegnativa, davanti al camino consumo la mia ragionevole polenta. Una tregua ci salverà e affronto tutti gli argomenti possibili per non consultare l'orologio speciale, quello che scandisce a modo suo le ore da qui a domenica.

Così fiera da dimenticare la ragione di tanto orgoglio, finché ci avviciniamo a un altro tavolo, dove un signore mi saluta e continua a indicare il muro senza che io capisca. Non per altro, non avevo gli occhiali. Quando li infilo, vedo il gagliardetto della Pro Patria che - mi spiega - ha regalato lui al ristoratore in terra straniera. E mi dice: a domenica!

La mia tregua è già finita nel pallone: sento come un ticchettio.

Nessun commento:

Posta un commento