Il giorno dopo, bisogna fermarsi e pensare a un Angelo. Non tutti ci credono, e io lo faccio a intermittenza, da inaffidabile quale sono.
Cioè, so di avere un angelo e lo chiamo anche per nome, da tanti anni. Ma a volte, nella mia superficialità, lo dimentico in un angolo. Angelo, angolo. Basta una lettera, per trasformare il sorriso in sofferenza. La sofferenza è una parola più lunga, quasi interminabile, mentre il sorriso evapora in fretta.
Angelo, perdonami. Tu finisci in quell'angolo a volte, e mi guardi senza astio. Per te, resto la piccola creatura che il Signore avrà ben creato per qualcosa.
Sei lì e tendi una mano per una carezza, che magari io neanche sento. Non c'è un amico più amico di te.
Oggi ti tengo sul mio cuore. Promesso. Resisti e non permettermi di mandarti via.
Ognuno di noi, accanto a sè ha un angelo a cui affidarsi... sempre... - il proprio angelo custode - in ogni istante... con sorriso o con qualche amarezza si condividono con lui queste emozioni ... Grazie, angelo mio, perchè stai accanto a me, Grazie perchè mi sorreggi anche quando io non ti dico nulla. Grazie!
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