No, care amiche, non è un vestito. Se un abito non fa il monaco, forse ci pensa un libro.
Come alcuni di voi sanno, da tempo immemorabile sto leggendo "ritratto di signora", di James. Ci sono due atteggiamenti da parte mia verso i libri.Il primo è quello vorace, diciamo pure compulsivo. Prendo, divoro, mi struggo che sia finito.
A volte, tuttavia, acquisto classici che mi tengo a lungo vicino. Una pagina al giorno, o due, una frase da centellinare e condividere, uno sforzo iniziale che diventa poi naturale. Come cibi da assimilare in modo differente.
Con Ritratto di signora mi accade così, ma penso anche ai Vicerè. O ancora, ho qui vicino che scalpita un Calvino: ehi, ti spicci che poi tocchi a me?
Il mio lungo classico è un percorso di autodisciplina, almeno un tentativo. Costa qualche sacrificio all'inizio, ma poi diventa dolcissimo con le sue consuetudini positive. Come l'Amore.
Nessun commento:
Posta un commento