domenica 1 aprile 2012

Ingordo a Skye


Ti ricordo così famelico, anche solo per abitudine. Gabbiano birbante, a volte seccante, affermavano gli amici, che ti nutrivi dell'aria di Skye.

Quell'aria umida che ti accarezza e che ti lega alla misty island per sempre. Ho voglia di tendere una mano e accarezzarti, tanto so che non ti sposteresti perché un po' ruffiano lo sei: sai che ci può sempre scappare del cibo.

Portree, casette accatastate come i colori. L'aria umida, umida. Raggi di sole che si stancano subito, perché vogliono frugare sempre in angoli nascosti.

Ingordo gabbiano, tenera isola. Chissà che profumo ha la tua primavera oggi.

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