venerdì 4 gennaio 2013

Una visione perfetta

Scrivo anche per confermare un'impressione del mio collega, che saluto. La mia visione è perfetta, solo relativa.

Oggi prove ripetute. Vado in centro e saluto una persona che mi pare imbarazzata: infatti l'ho scambiata per un'altra. Location diversa, suono in un ufficio, zero. Sto per andarmene quando vedo arrivare una macchina, a bordo c'è la segretaria. La riconosco, con prudenza, anche perché scorgo il suo titolare a fianco. Aspetto felice che scendano: ovviamente non sono né l'uno, né l'altra.

Basta progressive, mi avete stufato. Da lontano funzionate, ma da vicino... Tolgo gli occhiali la sera. Entriamo in un ristorante e mi lancio ad abbracciare la titolare. Solo che non era lei, ma la sorella. Che ovviamente non mi conosce. L'unica cosa che colgo con precisione, da vicinissimo, è lo sguardo perplesso di chi è al mio fianco. Ma è un signore, e non mi dice niente.

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