Sarà per cullarmi e poter dormire ancora una manciata di minuti, ipnotizzata da una cantilena. O la malìa verrà da uno specchio appena impolverato. Ma mi interrogo così.
Chissà perché chiudere, quando non si è mai aperto. E seminare, quando non si ha la pazienza di innaffiare. Chissà perché cadere vittima dei colori, quando la verità è nero su bianco.
Chissà perché torturarsi quando si è già pagato e perché non si trova mai il conto, lì in bella vista.
E più di tutto, chissà perché chiedere quando delle risposte non ci importa affatto.
Nessun commento:
Posta un commento