Lui mi prende in giro, perché i miei sogni sono un romanzo intero. Sarà per questo che non entrano nei cassetti: troppo ingombranti. O sarà altro.
Sogno moltissimo e mi ricordo tutto, raramente però ne scrivo, come se temessi che solo menzionandoli ne perderei le ultime tracce. Quelle che rimangono sospese sulla pelle della consapevolezza e che non si staccano, se tu fai finta di nulla.
I sogni non possono essere imprigionati o si spengono, non indossano nemmeno le scarpe. Preferiscono camminare a piedi scalzi nei sentieri nostri o in ciò che ne è rimasto.
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