Mi piace crederti e guardarti controluce, annotare un tuo sussulto e una piega di gioia sul tuo volto.
Mi piace ascoltare quella musica che chiamano voce e che diventa un motivo noto e irrinunciabile nella mia colonna sonora, la base da cui ripartire ogni giorno con il mio strumento.
E mi piace scompigliarti le carte e i pensieri, mi piace quando dici che scasso e poi torni a chiedermi un consiglio; così mi faccio piccina e non riesco a parlare.
Mi piace crederti, crederti. Perché so che dici sempre la verità, tu, persino quando non ci credi tu.
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