Sì, presto scriverò auguri a diversi che condividono il tuo nome, e degni. Ma oggi più che mai il mio primo augurio, libero e potente, va a te, Amico mio. In questi giorni, come ogni giorno. In queste pagine, come tante pagine.
Non è ricordo di te, ma presenza per tutti noi, tuoi amici, noi che abbiamo avuto la fortuna di incontrarti. Di ridere, di condividere momenti terribili e altri più lievi, di dipingere un mondo con i nostri differenti ideali. Ma erano ideali e le distanze ci avvicinavano, tutti.
Oggi più che mai, ricordo te e il tuo mondo. E se ci ripenso, credo che abbiamo vissuto due o tre esistenze, e la tua ora è più intensa e vera delle nostre.
Chissà se là, nel campo senza tempo, ci sussurri ancora quella frase, il nostro bastone:
il tempo è galantuomo.
Lo è, lo è: finché esiste, nessuno è più galantuomo di lui. Poi mi sa che diventa ancora più bello.
Buon onomastico, semplicemente, Marco.
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