Il mio amico me l'ha scritto quasi in sordina, dalle sue splendide valli: ho ripreso a lavorare. Dopo aver chiuso e dopo aver pensato che doveva rassegnarsi a lasciare la professione amata, qualcosa è successo.
Non è come prima, non ha la stessa libertà e non durerà a lungo, ha precisato. Ma i profumi e i colori sono quelli che l'hanno caricato per anni.
Non vedo l'ora di vederlo al suo posto di combattimento e gli faccio gli auguri. Gli rubo questo segreto e lo infilo nel cassetto per dare speranza ai tanti che non ci credono più.
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