Quanto può costare un favore? La desolante vicenda di cronaca di cui vi rendo partecipi può spiegarlo.
Esco dalla fiera e una macchina accosta: sta andando via? Sì, rispondo, ma sono in un punto lontano del gremito parcheggio. La signora che occupa il posto del passeggero, dice di non preoccuparmi, mi seguiranno.
Ecco che in macchina sto per fare retromarcia, mentre la grigia auto dietro di me sospira il posto. Peccato che ne arrivi un'altra sulla destra ostruendomi la via e ispirandomi il timore che voglia scippare il posto "prenotato" dagli altri. Gli faccio cenno di indietreggiare, ma fa scene irose. Mi tocca sbloccare la situazione, optando per una via alternativa. Solo che compare la signora il cui sopra e mi sento in dovere di scusarmi.
La chiamo: vado, ma occhio che non vorrei che quel tizio con la sua arroganza vi rubasse il posto.
Lei si irrigidisce e presto capirò perché. Dice: ma quello è mio marito.
Scompaio, come spesso accade non ho capito nulla. E dai, Arguta Paffuta, smetti di ridere che dobbiamo fuggire.
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