Così, riavvolgendo le tue radici, a fatica ma con dedizione, ti accade di incontrare una cara persona che da un po' non vedevi.
Il banale come stai, diventa gelido quando ti risponde: non bene. E ti auguri che sia un malessere, una seccatura, un male prontamente domabile. Ma lui, serio e dignitoso, precisa: una brutta malattia. Non c'è più nulla da aggiungere, perché così l'ha inquadrata, ma anche affrontata, presa per le corna. E tu vorresti che dicesse di più perché sei tornata bimba e devi ottenere rassicurazioni. Lo fa. Sto combattendo, afferma ancora.
E dietro il sorriso sofferente, ma che non cede, abbiamo già riposto questa nube, come se ci fosse più da piovere.
Lo so che stai combattendo e prego che quel brutto avversario si troverà spiazzato.
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