Servirebbe oggi, domani e ogni istante ancora la carezza di una patrona. Per me Santa Caterina da Siena è ed è stata sempre una presenza discreta e costante, capace di prendermi per mano nei momenti decisivi.
Quanti 29 aprile di svolta. Uno, tanti anni fa, in cui baldanzosa mi affacciavo al primo round dell'esame di giornalista, in un indeciso weekend di maggio romano. Lo sa solo lei le corbellerie che scrivevo, con la testa già immersa nella mia capitale.
E pochi anni dopo una delle scelte più difficili della vita, che troppo scelta non era: lei lì a darmi speranza. Non importa se sembra ormai un altro mondo e se quella speranza non ha più vita.
Ne ho altre. Penso anche grazie a lei. Che è pure patrona d'Italia, capace di scuotere governanti e pontefici, spronando a essere uniti contro ogni tentazione di orticellismo. E la vedo ancora, in giro per questo Paese folle, sempre indaffarata eppure capace di fermarsi per darmi una carezza.
Nessun commento:
Posta un commento