Così difficile scuotere la pioggia, penso arrabbiata come un gatto umido. E poi un amico ti scrive, ti ringrazia per ciò che hai fatto... E tu sai che non hai fatto proprio niente, che il vulcano è lui e deve ringraziare solo le proprie forze e la capacità di far stare insieme gli altri.
Ma lui non si sofferma mai sulle punta delle proprie dita, sul cuore grande che ha. Non si ferma a specchiarsi, non si ferma proprio. In viaggio subito, ad aiutare qualcuno, come l'aria che non sa posarsi perché vuole subito farsi respirare.
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