Una giornata simile mi porta alla canzone dell'interrogativo per eccellenza. E mi perdonerete se viaggio ancora sulle onde di Hair, con il suo urlo liberatorio.
Una giornata in cui non si può capire nulla di ciò che accade, forse perché se ne parla troppo. Dove vado, è solo l'inizio dell'interrogatorio.
Seguire il fiume o i bambini, non mi porta alla risposta. A quel qualcuno o qualcosa che mi dice perché devo vivere e morire. Né il vento o il tuono, oppure la città dove giace (e mente) la verità.
Queste domande getto sulla strada, ma la risposta non si sente affatto nel vento.
Where do I go, canzone per la notte.
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