Il presidente invoca lo slancio. E io penso a quanti ne vedo tutti i giorni, lontani dalle stanze corrosive e corrose. In poche ore, quanta emozione, quanta vitalità: il tempo di aprire e chiudere l'iPad, e le risento.
Ho assistito a ragazzi che hanno studiato con entusiasmo la vita pulsante della squadra della loro città. A un amico che ogni anno afferma che non scriverà più, ma si commuove a una sfumatura e riprende una penna per colorare le vite altrui. A un vecchio leone, che privo di vecchia retorica sa inchiodare l'attenzione dei giovani e spingerli verso il domani.
Incontro lo slancio ogni giorno. Senza applausi vuoti, perché le mani sono impegnate a seminare, a sfogliare pagine, a costruire.
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